Lo Chalet de l'Isère è stato costruito nel 1842.
Perché questo edificio si chiama Chalet de l'Isère?
In primo luogo, la parola chalet si riferisce ad un habitat montano i cui principali materiali da costruzione sono la pietra e il legno, in cui soggiornano i pastori durante il pascolo. La parola chalet apparve in letteratura con Jean-Jacques Rousseau nel 1761 e fa parte di una concezione romantica dell'alloggio. Infatti, gli inglesi che amano trascorrere del tempo in montagna, si attaccano allo chalet associando un semplice stile di vita vicino alla natura.
Da questa immaginazione è nata una tendenza architettonica, prima britannica e poi sulla Costa Azzurra, che consiste nel costruire residenze in forma di chalet di montagna nella City.
Charles Dickens ha ricevuto i suoi amici nel suo cottage svizzero Chalet nel Kent.....
Cercando negli archivi comunali e intervistando gli storici di Cannes, abbiamo scoperto che questa moda si diffuse rapidamente a Cannes tra il 1840 e il 1890, città frequentata da molti inglesi.
Lo Chalet rappresentava la forma moderna dell'abitazione perché rispondeva ad un ideale di ritorno alle abitazioni semplici, permettendo un collegamento diretto con la natura attraverso la presenza di un cortile interno o di un giardino. Nel cuore di Cannes, questa moda ha visto la nascita di molti chalet:
Lo Chalet de l'Isère è certamente il più antico Chalet ancora esistente nella città di Cannes.
Soggiornare in questo bellissimo e affascinante hotel è un'esperienza in sé: vivere il sogno dei romantici di una volta in un mondo ideale che unisce modernità e comodità urbana con il piacere romantico di un chalet di montagna. Cosa c'è di più rinfrescante?
Il 18 gennaio 1888 a Marsiglia, dopo aver acquistato il cutter "Le Zingara", ribattezzato Bel-Ami, Guy de Maupassant e il suo equipaggio salpano per Cannes.
Atterrano a Cannes il 21 gennaio alle 3 del mattino e si stabiliscono allo Chalet de L'Isère con il suo fedele servitore François Tassart. Guy de Maupassant vi trascorre un piacevole soggiorno e a volte chiama questo luogo "Ma Chaufferette" o "Notre Chalet des Alpes" come segno di affetto per questa residenza che gli permette di essere isolato per gestire i suoi affari o scrivere.
Troverete molte citazioni di Guy de Maupassant nella sua opera o corrispondenza che si riferiscono a questo soggiorno, Elisabetta vi aiuterà a scoprirle.
Villetta individuale all’epoca in cui Maupassant la affittava, lo Chalet de l’Isère é oggigiorno un hotel di otto camere, con l’impronta di uno spirito dall ‘ambiente originale che Elisabetta Rovagna da venti anni si propone di salvaguardare dell’ambiente originale.
Conteso da una clientela che ama la Francia per la ricchezza del suo turismo culturale, lo Chalet de l’Isère fa sovente sede «cannoise» per i gruppi in viaggio a tematica letteraria.
Il cliente straniero ama venirci per vivere un vera esperienza alla francese, per conoscere la Francia vicina al territorio, che dà importanza ad un modo di vivere semplice, ma legato ad una esigenza di autenticità.
I turisti francesi ritrovano il sole della Costa azzurra e allo stesso tempo si immergono in un pezzo di storia e di cultura che gli appartiene. Le coppie adorano il romanticismo semplice di questo luogo senza artifici.
Per quanto riguarda i congressisiti e i festivalieri, apprezzano l’effetto « Bolla Magica » a sette minuti a piedi dal Palazzo dei Festival.
« Ogni piccola cosa contiene un po’ di ignoto . Troviamolo. »